I nostri cani possono presentare alcuni disturbi alimentari causati da molteplici fattori, per esempio causati dallo stress, da malattie, da rapporti conflittuali con il padrone o dati dalla carenza di alcune vitamine e quindi da una sbagliata nutrizione.
Una nota educatrice cinofila, Gianna Pietrobon, ha analizzato i più frequenti comportamenti per capire come affrontarli e superarli.
Anoressia
Si presenta quando il cane non mangia o si rifiuta di mangiare. Può essere causata da tre diversi fattori.
- Cause mediche, in cui il cane presenta sintomi come salivazione eccessiva, malattie gastrointestinali ecc. per cui è consigliata la visita dal veterinario con esami di accertamento.
- Cause ambientali, il cane può perdere appetito quando sottoposto a forte stress, causato per esempio da un trasloco o per l'introduzione di un altro animale domestico. Il cane riprende poi la sua regolare alimentazione una volta assimilato il cambiamento.
- Cause comportamentali, l'inappetenza può essere determinata da un fattore educativo quando, per esempio, lasciamo sempre a disposizione la ciotola e il cane avanza il cibo o non mangia a orari desiderati: in questo modo non sarà mai a digiuno o completamente sazio. Stabilire un orario e un tempo massimo di consumo risulta fondamentale per insegnare al cane a razionare la risorsa.
Un altro motivo di digiuno può essere abituare il cane ai classici "spuntini sotto il tavolo", in questo modo ci ritroveremo in un circolo vizioso, costringendo a integrare sempre i pasti e aumentare sempre gli extra.
Bulimia
Avviene quando il cane mangia troppo voracemente e anche in questo caso è necessario escludere cause mediche, tramite la visita specializzata.
La paura di non avere cibo (dovuta alla competizione tra soggetti), lo stress o la noia, sono fattori ambientali e psicologici che possono influenzare negativamente l'alimentazione del cane.
Anche la razione di cibo insufficiente rispetto al rapporto energetico può causare questo disturbo. Oltre a impostare una routine alimentare basata sulla calma è anche necessario capire la quantità giusta di somministrazione in base alla razza e alla taglia del cane.
Pica
E' l'istinto che hanno alcuni cani a mangiare oggetti non commestibili, particolarmente presente nei cuccioli. Le cause più frequenti sono da attribuirsi al rapporto conflittuale con il padrone che gli dà poca o troppa attenzione. Può avvenire, per esempio, quando un cane è particolarmente annoiato e vuole attirare l'attenzione del padrone.
Il primo passo da fare in questa situazione è migliorare la relazione tra i due (se ancora cucciolo) ma se avviene in età adulta è consigliato un percorso educativo che rafforzi il controllo e l'educazione.
Coprofagia
E' l'atto di mangiare le proprie feci o quelle di un altro animale.
In questo caso le possibili cause sono da ricondursi a una carenza vitaminico-minerale: il cane cerca di integrare la sua solita dieta con altro. Anche in questo disturbo sono valide le tesi comportamentali: il cane sta cercando di avere maggiori attenzioni del padrone cercando in lui un intervento immediato a non compiere l'azione.
Se il cane mangia le sue feci è quindi possibile che il cibo somministrato non sia abbastanza digeribile o non appropriato, è quindi necessario porre maggiore attenzione alla quantità e alla qualità.
Per concludere, il proprietario che si trova ad affrontare uno di questi problemi alimentari del proprio cane, è tenuto a non sottovalutare la gravità dell'entità, ma a contattare eventualmente un veterinario per eventuali accertamenti.
Una sana e bilanciata alimentazione può contribuire notevolmente al benessere dei nostri cani.